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Descrizione
Come e perché sono sorte le culture? Come si spiega lo sviluppo di pratiche, strumenti e idee quali le arti, l'indagine filosofica, le regole morali e le fedi religiose, la giustizia, i sistemi di governo, l'economia, la tecnologia e la scienza? Perlopiù si risponde a questa domanda invocando una caratteristica peculiare della nostra specie, il linguaggio verbale, insieme ad altri tratti quali l'elevato grado di socialità e un intelletto superiore.
Una spiegazione a prima vista ragionevole, eppure carente, giacché trascura il ruolo che i sentimenti e le emozioni svolgono nel motivare le azioni individuali e collettive che danno origine alle culture.
Ma c'è di più: se negare a mammiferi e uccelli i sentimenti collegati all'emozionalità, e quindi la coscienza, è tesi ormai insostenibile, ci aspetteremmo tuttavia che pratiche e strumenti culturali fossero possibili, data la loro complessità, solo in creature molto evolute, dotate di una mente e di una organizzazione cerebrale di livello superiore.
Non è così. I sentimenti traggono infatti il loro potere da un principio di regolazione della vita, l'omeostasi, che è riscontrabile in ogni organismo e che gli consente non solo di perdurare, ma di prosperare. Essa è il filo invisibile che unisce le nostre menti al brodo primordiale in cui la vita ebbe inizio.
Scopriamo così, non senza stupore, che i batteri, organismi unicellulari privi di mente e di cervello, hanno regolato per miliardi di anni la propria esistenza seguendo uno schema automatico che prefigura comportamenti usati dagli esseri umani nella costruzione delle culture, incluse forme avanzate di socialità e di cooperazione.
Se le cose stanno così, l'inconscio umano affonda le radici più in profondità e più lontano di quanto Freud e Jung abbiano mai immaginato.
Dettagli Libro
Editore | Adelphi Edizioni |
Anno Pubblicazione | 2018 |
Formato | Libro - Pagine: 352 |
EAN13 | 9788845932625 |
Lo trovi in: | Nuove scienze |
Autore
Antonio R. Damasio è professore di Neuroscienze, Psicologia e Neurologia presso la University of Southern California di Los Angeles, dove dirige anche il Brain and Creativity Institute. Di lui Adelphi ha pubblicato Emozione e coscienza (2000), Alla ricerca di Spinoza (2003) e Il sé viene alla mente (2012). A dieci anni dalla prima edizione (1994) Damasio ha aggiunto al testo una premessa - «L’errore di Cartesio» rivisitato-, che arricchisce questa nuova edizione.
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